Storia della mia morte

Lauro De Bosis

Le Occasioni

Anno :2009

Pagine :134

Prezzo :12,00€

ISBN :11526

Verso le otto di sera del tre ottobre 1931 un piccolo aeroplano sorvolò il cielo di Roma lasciando cadere centinaia di migliaia di manifesti che invitavano gli italiani, e in particolare il Re, a ribellarsi contro la dittatura fascista. Alla guida di quell’aereo c’era un giovane intellettuale che da qualche anno aveva costituito una associazione clandestina dal titolo Alleanza Nazionale: Lauro de Bosis. Nato nel 1901, figlio del celebre Adolfo fondatore della rivista “Il Convito”, Lauro apparteneva a quella gioventù moderata che dapprincipio aveva mostrato una certa simpatia per il movimento fascista, sentito come una sorta di prolungamento del risorgimento e, come scrive Gaetano Salvemini, “un risveglio del sentimento nazionale offeso.” Ma l’illusione durò poco, e in breve Lauro ne divenne un fiero avversario.

Il volo su Roma era un’impresa con scarse possibilità di sopravvivenza, e Lauro ne era ben consapevole. Così, prima di partire, aveva redatto, in francese perché fosse diffusa nei giornali dell’Europa libera nel caso non fosse riuscito a salvarsi (come fu in effetti) la Storia della mia morte, suo straordinario testamento spirituale. L’aereo di Lauro non fu mai trovato; con ogni probabilità, dopo avere effettuato il volo su Roma, si trovò a corto di carburante e precipitò in mare.

Il volume si rifà alla prima edizione italiana del 1948 di Storia della mia morte, curata da Gaetano Salvemini e Mario Vinciguerra, e di quella edizione ripropone anche parte degli scritti di De Bosis, alcune sue lettere e la lucida e insieme appassionata prefazione dello stesso Salvemini che di Lauro era stato amico. Chiude il volume una testimonianza di Sibilla Aleramo.
Con scritti di Gaetano Salvemini e Sibilla Aleramo.